venerdì 4 dicembre 2009

Vsphere4: i sistemi guest riportano un uso esagerato della RAM

E possibile che vcenter server segnali un esagerato (e tuttaltro che reale) consumo di RAM da parte dei sistemi guest basati su Windows.

C'e' una patch per host esx basati su CPU Intel Nehalem ma anche un workaround che consiste nel disabilitare il large page support.

Per disabilitare il large page support per l'intero host ESX, seguite le istruzioni seguenti e usando il client di VMware:

1 Nel pannello sinistro di VI Client, scegliere l'host ESX.
2 Nel pannello destro di VI Client, clicare sulla scheda Configuration.
3 Scegliere Software > Advanced Settings. Si apre la dialog box Advanced Settings.
4 Nel pannello sinistro della dialog box Advanced Settings, Scegliere Mem.
5 Nel pannello destro della dialog box Advanced Settings, settare Mem.AllocGuestLargePage a 0 (zero).
6 Cliccare OK per chiudere la dialog box Advanced Settings.

Per disabilitare il large page support del sistema operativo di una macchina virtuale, aggiungere la linea seguente nel file di configurazione della macchina virtuale:
monitor_control.disable_mmu_largepages = TRUE

sabato 14 novembre 2009

VMware server: pagina bianca su accesso web (2)

Faccio seguito al vecchio post con un'altra soluzione.
Se puntando il vostro browser (a me e' capitato con Firefox) su
https://NOMESERVER:8333

visualizzate solo una pagina bianca (ma se richiamate il sorgente della con CTRL+U vedrete che non e' assolutamente vuota)
tenete premuto il tasto SHIFT e cliccate ripetutamente il tasto di REFRESH del browser.
Subito dopo dovrebbe apparirvi l'atteso login del server.

venerdì 13 novembre 2009

VMware: CTRL+ALT su guest

Un trucco per utilizzare la sequenza CTRL+ALT all'interno del sistema guest senza che questa sia intercettata dal sistema host (ad esempio il CTRL+ALT+F1 per aprire la console testuale in linux):
  1. premere CTRL+ALT+SPAZIO
  2. rilasciare il tasto SPAZIO senza rilasciare CTRL e ALT
  3. premere il terzo tasto della sequenza desiderata (nell'esempio F1)

domenica 20 settembre 2009

Shift, CTRL, ALT e Caps Lock smettono di funzionare

Pubblico anche qui il post gia' pubblicato sul MoosEsooM.

Notte di rilasci, vuoi che non saltasse fuori qualche avvenimento folkloristico-informatico?
Ebbene i 4 tasti citati nel titolo hanno smesso di funzionare all'improvviso...per ben 3 volte.

Il problema e' quasi sicuramente legato a VMware, forse ai VMware Tools, e' stato riscontrato sia con server che workstation.

Nel mio caso stavo utilizzando la VMware Remote Console di un Ubuntu 9.04 collegata a un VMware server 2.0 installato su una Debian Lenny a 64bit.

Se ne parla nel bug 195982

SOLUZIONE 1

aprire un terminale e lanciare il comando:
setxkbmap

SOLUZIONE 2
eseguire un logoff
rientrare

Qualcuno ha trovato che in corrispondenza di questo problema era sparita l'indicazione di DEFAULT nei layout di tastiera in System->Settings->Keyboard and select layout

VMware: query per estrarre dati da listino

Chiunque abbia cercato un prodotto specifico nel listino VMware si sara' sicuramente smarrito a causa della marea di dati che questo contiene. Vediamo come semplificarci la vita affrontando questo compito con l'aiuto di un database SQL:

Creare una tabella contenente il listino VMware (nell'esempio e' chiamata vm)

L'esempio seguente visualizza prodotti, part number, commenti, prezzo di listino e sconti partner relativi ai pacchetti di supporto Gold per un anno per Vsphere4 standard.
SELECT "Product Family", "Product", "Part Number", "Comments", "List price", "Sconto ENT", "Sconto PRO" FROM "vm" WHERE
"Product Family" = 'VS4'
AND "Product" LIKE '%Support%'
AND NOT "Product" LIKE '%Academic%'
AND NOT "Product" LIKE '%Platinum%'
AND NOT "Product" LIKE '%2 year%'
AND NOT "Product" LIKE '%3 year%'
AND NOT "Product" LIKE '%month%'
AND NOT "Product" LIKE '%Platinum%'
AND NOT "Product" LIKE '%Upgrade%'
AND NOT "Product" LIKE '%Essential%'
AND NOT "Product" LIKE '%Advanced%'
ORDER BY "Product" ASC

Modificando i parametri di LIKE e NOT LIKE potete estrarre le informazioni che vi servono.

lunedì 14 settembre 2009

ESXi 4: importare una virtual machine da VMware server 2.0

Dopo aver copiato la directory relativa alla virtual machine da trasferire nel datastore dell'infrastruttura vsphere e aver aggiunto la virtual machine all'inventory, al momento di avviarla otteniamo un errore del tipo:
Failed to open disk scsi0:0: Unsupported and/or invalid disk type 7. Did you forget to import the disk first? Unable to create virtual SCSI device for scsi0:0, '/vmfs/volumes/xxxxxxx/gwrkvm5.2.1ce/gwce5.2.1.vmdk

Per sistemare la cosa occorre clonare il disco virtuale modificando il tipo in "thin provisioning" con il comando:
vmkfstools -i source.vmdk destination.vmdk -d thin

e modificare i settaggi della macchina virtuale per utilizzare destination.vmdk al posto di source.vmdk

ESXi 4: abilitare accesso ssh

1) premere ALT+F1 e digitare (non apparira' nulla mentre scrivete) la parola
unsupported

poi premete il tasto ENTER.

2) al prompt
password:

inserite la password di root del server ESXi (quella da voi impostata al momento dell'installazione)

3) eseguite il comando:
vi /etc/inetd.conf

e rimuovete il cancelletto "#" dalla riga che inizia per "#ssh"

4) salvate e uscite da vi

5) spostatevi nella directory /sbin ed eseguite il comando:
./services.sh restart


Se ancora il demone ssh non risultasse avviato, potete usare 2 strade:

1) (ma poi tutti vi chiameranno, a ragione, figli di Bill) riavviate il server

2) eseguite il comando:
ps ax | grep inet

annotatevi l'ID del processo inet
eseguite il comando:
kill -HUP NUMERO_DI_PROCESSO_APPENA_TROVATO

giovedì 3 settembre 2009

VMware server: pagina bianca su accesso web

Problema:

cercando di accedere all'interfaccia web di VMware server (https://NOMESERVER:8333) si ottiene una pagina bianca o viene ripetuta la richiesta di accettazione del certificato.

Soluzione:

Caricare la pagina da una nuova istanza del browser

VMware server 2.0.1 64bit per sistemi linux amd64

Ho installato Debian Lenny 64bit e volevo farci girare VMware server.
Ho letto diversi documenti che consentivano di eseguire senza problemi VMware server 2 a 32 bit su una macchina a 64 bit, ma durante un giretto sul sito www.vmware.com ho scoperto che la versione 2.0.1 e' stata rilasciata anche a 64 bit.

L'installazione si svolge come per le versioni precedenti:

Si scarica il file VMware-server-2.0.1-156745.x86_64.tar.gz
tar xzvf VMware-server-2.0.1-156745.x86_64.tar.gz
cd vmware-server-distrib
apt-get install build-essential
apt-get install linux-headers-$(uname -r)
export CC=gcc-4.1
./vmware-install.pl

domenica 30 agosto 2009

VMware: A corto di spazio su una macchina ESXi?

PROBLEMA:

Macchina virtuale si blocca e appare il seguente errore:
Virtual Machine Message
msg.hbacommon.outofspace: There is no more space for the redo log of VMNAME_1-000001.vmdk. You may be able to continue the session by freeing disk space on the relevant partition, and clicking Retry. Otherwise click Abrot to terminate this session.

Apparentemente pero' c'e' nessun disco del sistema sembra avere problemi di capienza.

In precedenza c'era uno snapshot, ma e' stato eliminato: per verificare basta verificare sullo snapshot manager del VI client.

L'errore sembra comunque fare riferimento al redo log tipico di uno snapshot.

SOLUZIONE:

Il problema e' dato proprio da quello snapshot che pur essendo stato cancellato esiste ancora. ESXi ha un bug per cui quando cancelli uno snapshot le modifiche vengono riportate nel file originale.

Quando il file diventa troppo grande, le modifiche non vengono riportate correttamente (quando non vengono riportate per niente) ma il link allo snapshot nello snapshot manager viene rimosso (come nel caso descritto)

Il file continua a crescere in quanto costituito dalle modifiche differenziali dell'originale.

Una soluzione per risolvere questo problema e' convertire la VM che da' problemi in un'altra immagine mediante VMware Convert. Con ESX sarebbe stato possibile da linea di comando, in ESXi non e' possibile e quindi quella proposta e' l'unica soluzione.

Se si aspetta troppo il file potrebbe crescere a tal punto da riempire il disco e impedire il boot a qualsiasi immagine che vi sia installata.

sabato 8 agosto 2009

VMware VSphere 4i: abilitare accesso SSH

Abilitare SSH su vSphere 4i e' importante e utile in tutti i casi di troubleshooting:

  1. Premete "Alt + f1", digitate "unsupported" e premete il tasto "Enter".
  2. Al prompt della password inserite la password di root che avrete precedentemente impostato. Potrete cosi' accedere alla service console.
  3. Editate il file /etc/inetd.conf e cercate la linea che comincia con "#ssh". Rimuovete il commento "#" e salvate il file.
  4. Andate nella directory /sbin ed eseguite il comando "./services.sh restart"

SSH e' ora attivo sul vostro server: fatene buon uso.

VMware ESX: Impostare la password di root

Per cambiare la password dell'utente root, dovete eseguire un reboot del vostro server ESX e accedervi in single user mode alla console di servizio. Ecco come:
ESX Server 3.x/4.x:
  1. Reboot
  2. Quando appare la schermata di GRUB, premere la barra spaziatrice per interrompere il boot automatico.
  3. Usare i tasti freccia per selezionare Service Console only (troubleshooting mode).
  4. Premere il tasto "a" per modificare gli argomenti del kernel (boot options).
  5. Sulla linea presentata, digitare uno spazio seguito dalla parola "single".
  6. Premere il tasto "Enter". Il server eseguira' un boot in single user mode.
  7. Quando apparira' il prompt della shell (ad esempio: sh-2.05b#), digitate il comando "passwd" e premete il tasto "Enter".
  8. Seguite le istruzioni visualizzate per settare una nuova password per l'utente root.
  9. Una volta settata la password correttamente, riavviare il server con il comando "reboot" per consentire le normali attivita' del server ESX.

ESX Server 2.x:
  1. Reboot.
  2. Quando appare la schermata di LILO, premere la barra spaziatrice per interrompere il boot automatico.
  3. Al prompt di LILO, digitare "linux -s"
  4. Premere il tasto "Enter". Il server eseguira' un boot in single user mode.
  5. Quando apparira' il prompt della shell (ad esempio: sh-2.05b#), digitate il comando "passwd" e premete il tasto "Enter".
  6. Seguite le istruzioni visualizzate per settare una nuova password per l'utente root.
  7. Una volta settata la password correttamente, riavviare il server con il comando "reboot" per consentire le normali attivita' del server ESX.

sabato 1 agosto 2009

Utilizzare la console remota di VMware da Linux senza browser

Dopo aver installato il plugin per firefox di VMware, potete utilizzare la console remota al di fuori del browser, preparando una icona o lanciando al prompt il seguente comando:

~/.mozilla/firefox/PROFILO_PERSONALE_FIREFOX/extensions/VMwareVMRC@vmware.com/plugins/vmware-vmrc -h "NOMESERVER:8333"

Vi verra' presentata la lista delle virtual machine disponibili.

ATTENZIONE!!!

Sostituire PROFILO_PERSONALE_FIREFOX con la corrispondente directory presente in ~/.mozilla/firefox

Sostituire NOMESERVER con il nome del server su cui sta girando VMware

martedì 23 giugno 2009

Nuove soluzioni per la virtualizzazione targate Red Hat

Red Hat comincia la fase beta dei suoi nuovi prodotti per virtualizzazione.
L'hypervisor KVM (Kernel-based Virtual Machine), per ora, non si sostituira' alle soluzioni Xen attualmente supportate da Red Hat, ma vedremo quali saranno in futuro le politiche aziendali in tal senso.

Il vantaggio di KVM su Xen sarebbe dato dallo stretto contatto del primo con lo sviluppo del kernel di Linux.

lunedì 22 giugno 2009

VMware: aumentare lo spazio disponibile sul disco virtuale

Il comando seguente espande il disco della macchina virtuale di nome test fino a 20 Gb:
vmware-vdiskmanager -x 20Gb /usr/local/vmware/test/test.vmdk

In seguito occorrera' estendere le partizioni esistenti o crearne di nuova (ad esempio con gparted)

Eventi: (25/6) Storage e virtualizzazione, matrimonio perfetto?

Milano, 25 giugno 2009

HP organizza un convegno riservato agli operatori del settore.

Storage e virtualizzazione, matrimonio perfetto?

Le esigenze in termini di storage all'interno delle aziende sono in continua evoluzione.
Da un lato le informazioni digitali presenti in azienda crescono in quantità e importanza a ritmi frenetici e gli apparati di storage devono rispondere alle esigenze di security e business continuity; dall'altro la virtualizzazione delle infrastrutture e dei server richiede di disporre di soluzioni in grado di adattarsi rapidamente a questo nuovo ambiente, che offre significativi benefici in termini di flessibilità e risparmi di costi, ma pone ancor più in evidenza i limiti delle tradizionali soluzioni storage.

  • Come valutare la qualità delle architetture di storage in azienda?

  • Come è necessario che evolvano le Storage Area Network alla luce delle tecnologie della virtualizzazione?

  • Quali sono i benefici delle nuove architetture storage HP LeftHand SAN?


  • L'evento organizzato da HP è a partecipazione GRATUITA, previa REGISTRAZIONE. Per info e iscrizioni: www.soiel.it

    Eventi: (30/6, 2/7, 7/7) UN MODO PIÙ SEMPLICE E PRODUTTIVO PER GESTIRE L’IT

    HP, Intel e VMware organizzano un convegno riservato agli operatori del settore:

    UN MODO PIÙ SEMPLICE E PRODUTTIVO PER GESTIRE L’IT
    Come e perché la virtualizzazione è un’opportunità per le aziende.
    Teoria, pratica e riflessi sul business.

    Genova: 30 giugno 2009
    Bologna: 2 luglio 2009
    Palermo: 7 luglio 2009

    La partecipazione al convegno è GRATUITA ma garantita solo agli iscritti.
    Per informazioni e iscrizioni: www.soiel.it

    Argomenti trattati:

    La virtualizzazione quale risposta alle crescenti esigenze
    di efficienza nella gestione dell’IT
    La virtualizzazione sta trasformando radicalmente la gestione
    dell’IT. Tutte le tipologie di creazione di ambienti virtuali hanno come
    denominatore comune la flessibilità, unita all’ottimizzazione delle
    risorse e alla possibilità di far fronte a esigenze specifiche secondo
    il paradigma dell’on-demand. Ciò consente alle infrastrutture
    maggiore scalabilità e al reparto IT di reagire più rapidamente
    al mutare delle esigenze aziendali, con un occhio attento al risparmio
    dei costi su cui la virtualizzazione impatta notevolmente.
    Stefano Sella, Systems Engineer VMware Italia (tappa Genova)
    Nicola Galante, Systems Engineer VMware Italia (tappa Bologna)
    Rodolfo Rotondo, Systems Engineer VMware Italia (tappa Palermo

    Ottimizzare l’infrastruttura IT con le soluzioni Blade
    e accrescere security e perfomance dell’archiviazione
    con la Storage Consolidation
    Il crescente utilizzo di applicativi “business critical” ha portato al
    proliferare di server dedicati a funzioni specifiche (dal server di posta
    elettronica al gestionale, dal server dedicato alla condivisione
    di file a quello per l’archiviazione delle informazioni ecc), con due
    conseguenze: crescita dei tempi di gestione dell’infrastruttura IT e
    problemi di sicurezza dei sistemi. Inoltre, l’aumento costante del volume
    di dati impone che il processo di archiviazione delle informazioni
    digitali sia gestito in una logica di crescente semplificazione e flessibilità
    dell’infrastruttura informatica. In che modo un sistema di tipo
    Blade consente di semplificare i tempi di gestione e upgrade? Come
    aumenta la sicurezza complessiva del sistema? In che modo la Storage
    Consolidation garantisce all’ambiente storage maggiore flessibilità,
    performance e scalabilità?
    Antonio Rolli, BladeSystems Product Manager HP

    Le tecnologie Intel per la virtualizzazione dei server
    Gli ultimi processori Intel offrono nuovi livelli di supporto alla virtualizzazione:
    Intel, HP e VMware hanno investito considerevoli
    risorse congiunte per assicurare ai clienti prestazioni ottimali, flessibilità
    e affidabilità. I processori Intel Xeon, basati su architettura
    Core, integrano in hardware funzionalità quali Intel Virtualization
    Technology (Intel VT) in tutti i componenti chiave del server, coadiuvando
    le aziende a consolidare più applicazioni e workload
    più onerosi su ogni server, per migliorarne la flessibilità, l’affidabilità
    e il TCO (Total Cost of Ownership).
    Alberto Fabiani, Market Development Manager Intel

    Sessione demo
    Dimostrazione tecnologica HP BladeSystem & StorageWorks
    Dimostrazione tecnologica VMware vSphere 4

    domenica 21 giugno 2009

    E si comincia col botto: Virtual Iron chiude!!!

    Nella prima meta' di maggio Oracle aveva acquisito Virtual Iron.

    Oggi diversi canali di informazione hanno riportato la notizia secondo cui Oracle avrebbe chiuso la societa' Virtual Iron. I particolari sono ancora abbastanza confusi. Si sa solo che Oracle ha vietato ai suoi partner di vendere licenze Virtual Iron a nuovi clienti e ha posto diversi limiti per la vendita di nuove licenze a vecchi clienti a partire dal 30 giugno. Non si sa nulla del futuro di chi ha precedentemente installato Virtual Iron, se non che gli sara' reso disponibile, in data da destinarsi, il nuovo software di virtualizzazione prodotto da Oracle.

    Sondaggio...e vero inizio...

    Visto che in molti mi hanno chiesto il perche' del titolo Lama Virtuale, ho deciso di fare un piccolo sondaggio (lo trovate in cima alla colonna di destra) su cosa venga in mente leggendolo.
    Dai partecipate, non state sempre a pensare solo al lavoro e ai microprocessori che scoppiano perche' avete messo poco termosilicone sotto al dissipatore :)

    Nel frattempo ho anche terminato di trascrivere i vecchi post sulla virtualizzazione apparsi su MoosEsooM. Da domani si comincia veramente con i post originali.

    error: asm/semaphore.h: No such file or directory

    Compilando i moduli di virtualbox per il nuovo kernel 2.6.27-9 ricevevo l'errore citato nel titolo del post.

    Dovete trovare nei sorgenti che state compilando la riga
    #include
    E sostituirla con queste linee di codice:
    #if (LINUX_VERSION_CODE < KERNEL_VERSION(2,6,19))   
    #include
    #else
    #include
    #endif
    Per quanto riguarda i moduli di virtualbox la soluzione e' stata piu' semplice: sono passato dalla versione 1.6.2-gutsy alla 2.0.6-intrepid :)

    Virtualbox: usa troppa CPU? Decapitatelo!!!!


    Mi servivano due macchine virtuali debian per fare degli esperimenti.
    Il "serverino" con la nuova memoria sembrava adatto ad ospitarle.
    Peccato che dopo aver installato virtualbox-ose e le due macchine virtuali non rimanessero risorse sufficienti a far girare il tutto.

    Ogni macchina virtuale, in stato di idle, si portava via il 30-35% di CPU, se poi una delle macchine cominciava a fare qualcosa si passava a un bel 99.4%

    Diciamo che il serverino ne soffriva (oltre al caldo terribile e all'insidia delle api morte)

    La soluzione e' virtualbox-puel (ovvero la versione non-open di virtualbox che non viene pubblicata sui repository ma e' scaricabile dal sito SUN/Virtualbox).

    Trovate i pacchetti binari per le piu' diverse piattaforme.

    Due aspetti positivi della versione PUEL non presenti sulla OSE:
    1) utilizzo delle periferiche USB (ma in questo caso non era importante)
    2) possibilita' di eseguire una virtual machine senza visualizzarla nella console di virtualbox

    Questo consente alle macchine virtuali di girare indisturbate senza scomodare X per la visualizzazione (tantopiu' che sul server X non dovrebbe nemmeno starci ;-) e consumare risorse preziose.

    I processi VboxHeadless (da qui la decapitazione del titolo) infatti utilizzeranno una percentuale irrisoria di CPU quando le VM sono in idle. La percentuale aumenta con il risvegliarsi delle VM ma torna subito a calare quando queste tornano in idle.

    Per accedere alle virtual machine si utilizza un qualsiasi client RDP (rdesktop su Linux, Remote Desktop su Windows)

    Per lanciare la virtual machine si usa il comando:
    VBoxVRDP --startvm NOME_VIRTUAL_MACHINE -p NUMERO_PORTA_PER_RDP &

    Per default, la porta assegnata per l'RDP e' 3389, le virtual machine successive alla prima devono essere assegnate ad altri numeri di porta per consentirne l'accesso.
    VBoxVRDP --startvm VM1 &
    VBoxVRDP --startvm VM2 -p 3390 &

    Per accedere alle macchine virtuali dal vostro client vi bastera' lanciare i seguenti comandi:
    rdesktop IP_ADDRESS_SERVER:3389
    rdesktop IP_ADDRESS_SERVER:3390

    Per inviare un comando di arresto (shutdown) alle macchine virtuali vi bastera' lanciare il seguente comando:
    VBoxManage controlvm NOME_VIRTUAL_MACHINE acpipowerbutton

    Quindi per arrestare le due VM dell'esempio precedente:
    VBoxManage controlvm VM1 acpipowerbutton
    VBoxManage controlvm VM2 acpipowerbutton

    Virtualbox: supporto periferiche USB

    Ci sono due versioni di Virtualbox:
    1. OSE
    2. PUEL
    La versione OSE e' quella liberamente installabile dai repository, e' completamente free e non consente l'uso di periferiche USB.

    La versione PUEL non e' free, pero' e' liberamente scaricabile dal sito del produttore: consente l'uso di periferiche USB.
    Peccato che dopo averla installata voi vediate che Virtualbox rileva le periferiche USB collegate al vostro computer....ma non le rende disponibili alle virtual machine e voi le vedete listate in quel grigino spento degli item non selezionabili.

    Ecco la soluzione:

    -Create un gruppo chiamato "usbfs" e aggiungete il vostro utente (quello che esegue normalmente Virtualbox) ad esso.

    -Lanciate il seguente comando:
    sudo gedit /etc/fstab

    -Copiate le linee seguenti in questo file, facendo attenzione a cambiare l'ID di gruppo con quello assegnato al gruppo usbfs dal vostro sistema.
    # in questo esempio 1001 e' l'ID del gruppo usbfs
    none /proc/bus/usb usbfs devgid=1001,devmode=664 0 0

    -Salvate e chiudete il file.


    -Lanciate il seguente comando:
    VBoxManage list usbhost

    -Usate l'output di questo comando per configurare i filtri (li vedremo in seguito in un nuovo post) USB in Virtualbox.

    -Eseguite un reboot

    ATTENZIONE!!!

    Le periferiche USB devono essere smontate prima che la virtual machine le possa riconoscere!!!

    AGGIORNAMENTO!!!

    Se non smontate un drive esterno prima di eseguire il boot della virtual machine, questa acquisira' la precedenza sulla periferica e ne eseguira' l'unmounting dal vostro sistema operativo principale. Se la virtual machine e' gia' in esecuzione bastera' scollegare e subito ricolegare la periferica USB per renderla disponibile alla virtual machine.

    AGGIORNAMENTO 2!!!

    Non e' necessario (almeno sui sistemi Ubuntu) creare il gruppo usbfs. Si puo' usare infatti il gruppo plugdev che e' gia' dedicato ad occuparsi delle periferiche rimovibili ed e' gia' associato al vostro utente principale in fase di installazione.

    Si tratta quindi di impostare la linea che abbiamo aggiunto prima al file /etc/fstab in questo modo:
    none /proc/bus/usb usbfs devgid=46,devmode=664 0 0

    Virtualbox: Unknown error creating VM (VERR_HOSTIF_INIT_FAILED)

    Questo errore puo' capitare in caso utilizzate Virtualbox con interfacce di rete virtuali in bridge con le interfacce fisiche della macchina.

    Soluzione brutta:
    sudo chmod 666 /dev/net/tun

    LA Soluzione:
    Controllate che il vostro utente faccia parte del gruppo vboxusers

    Se per caso l'errore fosse ancora li' dopo questa verifica, probabilmente e' necessario ristabilire le corrette permission sul device. Lanciate senza timore (oddio ;-) il seguente comando:
    sudo chown :vboxusers /dev/net/tun

    Il post originale conteneva 1 commento:

    mr.Wolf1978 ha detto...

    In realta' il device /dev/net/tun dovrebbe essere di proprieta' delle uml-utilities che vanno quindi installate. Inoltre bisogna poi inserire lo stesso utente gia' all'interno delle gruppo vboxusers anche all'interno del gruppo uml-net . ;-)

    Virtualbox: migrazione di guest windows ... schermata blu


    Spostando una macchina virtuale (windows xp o 2003) da un server all'altro, si puo' ottenere un orrenda schermata blu (BSOD) che le impedisce di partire correttamente.

    Soluzione:
    Abilitare IO-APIC nei settaggi della macchina virtuale
    Invertire il settaggio General -> Advanced -> IDE Controller Type (puo' essere PIIX3 o PIIX4)

    Virtualbox: gli snapshot, questi sconosciuti.....

    Ecco un'ottima guida per scoprire (o ripassare) il funzionamento degli snapshot in Virtualbox:

    Parte 1
    Parte 2

    (Fonte giornaledisistema.blogspot.com)

    Virtualbox: montare gli shared folder da guest linux

    mount - t vboxfs [shared folder name] [mount point]

    nel post originale c'erano 2 commenti:

    marco ha detto...

    e se volessi modificare l'fstab del pc host, senza dover rimontare ogni volta manualmente?


    Francesco Conti ha detto...

    al limite puoi cambiare l'fstab del guest (e non dell'host)

    suppongo che vada bene scrivere

    [shared folder name] [mount point] vboxfs defaults 0 1

    (ovviamente tutto da provare :-)

    Vmware: la macchina virtuale non esegue il boot da cd

    Il problema non si pone a macchina vergine, quando bisogna installare il sistema operativo.

    Purtroppo a installazione avvenuta potreste avere ancora bisogno di bootare da cd (ad esempio per eseguire gparted sulla partizione di root per estenderla dopo aver ingrandito il disco virtuale da console)

    Il problema e' che il bios delle macchine virtuali e' impostato in modo tale che l'hard disk ha priorita' maggiore rispetto al cd.
    Ulteriore problema: il boot della macchina virtuale e' talmente rapido che non riuscite a premere F2 per accedere al setup del bios e modificare questa priorita'.

    La soluzione e' tutta "artigianale", insomma dovete modificare a manona un file di configurazione, in particolare, ammettendo ad esempio che la macchina virtuale si chiami linux, il file linux.vmx.

    Aggiungete in fondo al file una riga seguendo questa sintassi:
    bios.bootDelay = "ritardo_in_millisecondi"

    Ad esempio:
    bios.bootDelay = "15000"

    impostera' un ritardo di 15 secondi durante il quale potrete premere F2, accedere al setup del bios e impostare il cd come prima periferica di boot.

    VMware server: la macchina virtuale non vede periferiche usb???

    Verificare se nella definizione della macchina virtuale e' compreso il controller USB. In caso contrario aggiungerlo dall'apposita funzione della console di manutenzione.

    Selezionando la macchina virtuale dovrebbe esserci un pulsante relativo al sistema USB:


    Piu' in dettaglio:


    Cliccandolo dovrebbe apparire un menu:


    su cui selezionare le periferiche USB da associare alla macchina virtuale corrente.
    Ora la macchina virtuale dovrebbe essere in grado di utilizzare le perferiche selezionate.

    Il post originale conteneva 2 commenti:

    Inside ha detto...

    Ciao
    puoi mica dirmi la versione che usi di VMWARE Server... e se questa icona appare quando il sistema operativo è UP?
    Il mio sistema operativo virtuale è Win 2000, credete che ci siano problemi
    Grazie
    Alberto

    Francesco Conti ha detto...

    VMware Infrastructure Web AccessVersion 2.0.0Build 122589

    VMware ServerVersion 2.0.0Build 122956

    Ti confermo che appare solo a macchina virtuale avviata.

    Ciao
    Francesco


    VMware server remote console: problemi con tastiera


    Uno scomodo problema se usate la console remota di VMware server 2.0. Si tratta di un plugin per firefox che vi permette di accedere alle console delle virtual machine.

    In pratica alcuni tasti, e soprattutto le frecce, non funzionano su certe combinazioni di firefox/sistema operativo.

    Nel mio caso Firefox 3 / Ubuntu 8.10. Me n'ero accorto installando una VM con debian, non mi era possibile muovere con le frecce il cursore per selezionare tastiera, localizzazione, timezone, ecc ecc.

    Ho installato Ubuntu 8.04 in un'altra partizione del mio portatile e il problema non si presentava, aggiornando il sistema alla 8.10 si tornava nel delirio precedente :(

    Per fortuna una soluzione c'e', bisogna inserire questa riga nel file ~/.vmware/config (/etc/vmware/config se volete correggere il problema per tutti gli utenti del sistema):
    xkeymap.nokeycodeMap = true

    Benvenuti!!!

    Primo post di questo nuovo blog che si prefigge di diventare un centro di raccolta di informazioni sul mondo della virtualizzazione e di vari trucchi per i prodotti ad essa legata (VMware, VirtualBox, Xen, VirtualIron, etc etc).

    I primi articoli saranno costituiti dalla ripubblicazione di vecchi post del mio blog principale MoosEsooM relativi agli argomenti di Lama Virtuale. Nelle prossime settimane vedremo di aggiungere contenuti nuovi e informazioni fresche di giornata.